A cosa serve il Service Design e perché usa le infografiche?

Cos’è il Service Design

In questi ultimi anni si parla molto di Service Design (design dei servizi): si tratta sostanzialmente di progettare l’esperienza di un servizio e di un prodotto immaginando flussi e comportamenti anche attraverso il coinvolgimento di tutte le tipologie di utenti. L’infografica è lo strumento perfetto per spiegare, e forse anche iniziare a verificare, questo modello progettuale.

Nell’immagine successiva vediamo come è stato progettato il servizio di un barbiere (vedi blog dell’agenzia americana che ha realizzato il progetto).

esempio service design barbiere

Un esempio

Immaginate un luogo che voglia offrire un servizio innovativo (ma non solo, come nel caso del barber shop), pensiamo per esempio a un fab lab (laboratorio di fabbricazione digitale): la sua struttura e il modo in cui le persone si relazionano con lo spazio come visitatori o come utilizzatori dei servizi va progettata nella sua complessità e nelle sue singole dinamiche. Non essendo possibile prevedere tutto, si coinvolgono i fruitori dello spazio in un processo di co-creazione dei percorsi e dei servizi. Gli utenti poi nella pratica reale ci spingeranno a modificare l’idea che ci eravamo fatti di un processo e ad adattarlo per migliorarne l’esperienza. Un progetto italiano che mi piace citare perché lo conosco direttamente è un coworking-laboratorio tessile di Verona. Vi invito a visitare il sito perché è molto interessante e concreto. Il progetto è della service designer Marianna Zocca in collaborazione con Sharazad e Mero.

Ma perché vi parlo di questo?

Sono stata a New York pochi giorni fa e ho visitato il COOPER HEWITT design museum. Come avrete capito si tratta di un museo di design. Recentemente è stato rinnovato. Visitandolo è molto evidente che l’esperienza di visita è stata accuratamente progettata con i metodi del Service Design.

i biglietti del museo cooper hewitt

 

Nell’ideazione sono state pensate interazioni di vario tipo, come la possibilità di usare una specie di penna/scanner per creare un catalogo personalizzato fatto delle cose che ci sono piaciute e che abbiamo fatto.

il pattern che ho realizzato per la mia carta da parati

 

Ci sono momenti in cui ci si può cimentare con il design sperimentando sia le tecnologie di disegno, che quelle di prototipazione (penso in questo caso alla carta da parati di cui ho disegnato il modulo -sopra- e che vedete proiettata in tempo reale sulle pareti della stanza).

il prototipo in tempo reale della mia carta da parati

 

Le infografiche poi sono onnipresenti all’interno delle varie mostre: la capacità di sintesi e di visualizzazione di questo strumento permette di proporre progetti articolati in modo accattivante avvicinando anche i non addetti ai lavori.

Una maniera per diffondere in modo ampio la cultura sul design cercando di incuriosire, coinvolgere e creare conversazioni (altro argomento caldo dell’ultimo periodo, pensiamo al design conversazionale)!

Se volete approfondire il Service Design, il guru italiano è Stefano Maffei con il suo Master al Politecnico di Milano. Se invece vi ha incuriosito il concetto di fab lab, nel sito di quello di Grezzana (VR) capirete di cosa si tratta; di Mero&More vi ho già parlato sopra 🙂