Linfografico alla Maker Faire 2015 per spiegare la sinterizzazione
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Roma, fine settimana 16-18 ottobre 2015. Siamo alla Sapienza, la più grande Università d’Europa. Qui, per cementare il legame forte che ci dovrebbe essere fra innovazione e università è stata collocata quest’anno l’edizione della Maker Faire, edizione europea della celebre fiera statunitense dei maker.
Ci siamo anche noi de linfografico nella sezione contaminazioni, con gli amici di Tipoteca e Lino’s type. Nel loro stand infatti, per spiegare con un linguaggio semplice e accessibile la tecnologia della sinterizzazione si è deciso di usare l’infografica che abbiamo realizzato per Sisma.
Il progetto presentato alla Maker Faire 2015 ha fatto uso della tecnologia della sinterizzazione di MySint e l’infografica serve per visualizzare il processo e vederne alcune applicazioni industriali (l’ambito orafo e quello dentale). Lino’s type e Tipoteca hanno recuperato il carattere Fregio Mecano della Nebbiolo di Torino attuando quella che hanno chiamato (digital) resurrection, ovvero resurrezione digitale.
Si è trattato del recupero di una font non più sul mercato attraverso la sua modellazione 3d e la sua “ristampa” (sinterizzazione) in metallo per un nuovo utilizzo tipografico. Grazie all’infografica la tecnologia diventa quindi tangibile non solo grazie ai pezzi di metallo del Fregio Mecano, ma anche grazie alla possibilità di capire il processo e la tecnologia che sono stati utilizzati.
Altre due parole sulla mostra, che come ogni anno si sviluppa su padiglioni tematici, incontri pubblici con maker ed esperti di economia, dimostrazioni fra possibilità di toccare con mano sogni tecnologici e soluzioni futuristiche sostenibili.
A questo proposito mi piace citare il bel progetto di WASP: una stampante 3d modulare che stampa argilla (terra e materiale estratto sul posto) e che è stata pensata per realizzare abitazioni direttamente sul posto, in paesi poveri o in situazioni di emergenza abitativa.
Per chi la fiera se l’è persa, un’occhiata al divertente post su wired vi farà venire voglia di programmare già la visita per il prossimo anno 🙂